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L’equiseto: pianta spontanea ancestrale

Vi presentiamo l’Equiseto (Equisetum) conosciuto comunemente come “Coda di Cavallo” (come suggerisce anche l’etimologia).

Questi piccoli ciuffi, che ricordano dei cipressi o dei pini in miniatura, appartengono ad una specie antichissima, con ritrovamenti di fossili risalenti a  350 milioni di anni fa.

L’Equiseto Arvense, diffuso in Europa, cresce spontaneamente in terreni incontaminati, a tendenza argillosa. In agricoltura lo si impiega per preparati naturali utili a nutrire e a difendere le piante dalle malattie fungine e dai parassiti. Nei nostri vigneti di Miccina KM26 e di Miccina Alta, cresce spontaneo e rigoglioso.

L’Equiseto è ricco di proprietà: contiene acido silicico, glucoside, saponine, flavonoidi, alcaloidi, resine e acidi organici, oltre a numerosi minerali come potassio, alluminio, manganese, ferro e calcio.  Inoltre è presente una sostanza detta ipriflavone, che sembra in grado di indurre la formazione del tessuto osseo.
Tra le proprietà curative si riconoscono quelle antiemorragiche, cicatrizzanti, emostatiche, diuretiche, astringenti, antitubercolari e remineralizzanti. Sono indicate anche per combattere l’osteoporosi.
A livello cosmetico è utile per combattere la perdita e lo sfibramento dei capelli e delle unghie.
In passato, presso le famiglie contadine, i germogli di alcune specie di Equiseto venivano occasionalmente impanati e fritti o conditi con aceto. L’equiseto può essere aggiunto a zuppe o minestroni come integratore di sali minerali, ma si deve fare attenzione alle varie specie in quanto alcune non sono edibili.  Gli infusi e i decotti di equiseto aiutano a combattere il mal di gola, gengiviti e calcoli renali, oltre che a rafforzare unghie e capelli.

Curiosità:  gli antichi romani lo usavano come sostituto del sapone e anche oggi utilizzato in cosmetica come ingrediente di creme antirughe.
Inoltre queste piante, in quanto provviste superficialmente di granuli di silicio, anticamente, venivano usate per levigare (sgrassare e lucidare) superfici metalliche.

 

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